Nuovo futuro per l'ex caserma Alighieri, "un'occasione unica per portare alla luce la città romana"
Venerdì 21 Agosto 2015Dalla Soprintendenza archeologica dell'Emilia-Romagna risposta positiva alla lettera aperta del Comitato AveRavenna che chiedeva di tutelare il patrimonio archeologico e culturale presente nell'area
La Soprintendenza archeologica dell'Emilia-Romagna ha dato risposta positiva alla lettera aperta che il Comitato AveRavenna aveva indirizzato il 23 luglio al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in merito alla valorizzazione dell'area archeologica sottostante la caserma militare Dante Alighieri di via Nino Bixio a Ravenna. Ne dà notizia, con comprensibile soddisfazione, il comitato stesso che aveva redatto un manifesto in difesa della "città dei tappeti di pietra" presenti sotto l'area della ex-caserma.
"In merito alla richiesta si fa presente che questa Soprintendenza intende valutare con la massima attenzione la progettazione relativa all’ex caserma Dante Alighieri di Ravenna nella sua globalità - scrive nella sua risposta il Soprintendente archeologico per l’Emilia-Romagna, Luigi Malnati -, tenendo conto non solo delle proposte di modifica degli assetti attuali, ma anche della conservazione, maggiore conoscenza ed eventuale valorizzazione dei depositi archeologici conservati".
"La tempestiva risposta e la sensibilità dimostrata a salvaguardare questa porzione della città di Ravenna destinata ad una pianificazione urbanistica ignorante della storia e della cultura ci hanno sorpreso ed entusiasmato allo stesso tempo - il commento del comitato AveRavenna -. Lo studio per la valorizzazione e alienazione della ex-Caserma Dante Alighieri del 2011 prevede una riqualificazione dell’area realizzata con le ennesime speculazioni immobiliari, con la costruzione di palazzine. indicando peraltro come criticità la presenza di un alto potenziale archeologico per la probabile presenza di strutture insediative che dall'età romana pervengono fino a quella medioevale. Auspichiamo un destino diverso per l'area della ex-Caserma Dante Alighieri, di proprietà dello Stato, proprio in virtù del suo alto potenziale archeologico, affinché possa essere oggetto di appropriati sondaggi e verifiche mirati a valorizzare e salvaguardare l'originale patrimonio storico-culturale soggiacente l'intera area".
Quindi potrebbe profilarsi un futuro differente da quanto prospettato per questa parte della città. "L'area della ex caserma militare rappresenta un'occasione unica ed irripetibile di conoscenza del passato di Ravenna all'epoca romana, viste le potenzialità archeologiche esistenti, e della sua memoria storica e un'occasione di rilancio culturale per la città. Ricordiamo che la valorizzazione dei fortuiti ritrovamenti archeologici di via D'Azeglio ha consentito la realizzazione della Domus dei Tappeti di pietra, un sito archeologico in pieno centro storico, ricco di 700 mq di splendidi mosaici, con oltre 500.000 visitatori in nove anni".
Da qui un rinnovato entusiasmo nel portare avanti questa proposta. "La presenza della archeologa ravennate Valentina Manzelli, indicata dal Soprintendente come referente dell’istruttoria per la ex-caserma, ci fornisce ampie garanzie sulla qualità ed accuratezza degli studi e degli approfondimenti che la Soprintendenza intende avviare su tutta l’area. Seguiremo con attenzione l'evolversi degli studi e dei progetti riguardanti l'area della ex caserma - conclude la nota di AveRavenna - e della scoperta e valorizzazione del suo sommerso tesoro archeologico, obbiettivo primario del nostro comitato".
"In merito alla richiesta si fa presente che questa Soprintendenza intende valutare con la massima attenzione la progettazione relativa all’ex caserma Dante Alighieri di Ravenna nella sua globalità - scrive nella sua risposta il Soprintendente archeologico per l’Emilia-Romagna, Luigi Malnati -, tenendo conto non solo delle proposte di modifica degli assetti attuali, ma anche della conservazione, maggiore conoscenza ed eventuale valorizzazione dei depositi archeologici conservati".
"La tempestiva risposta e la sensibilità dimostrata a salvaguardare questa porzione della città di Ravenna destinata ad una pianificazione urbanistica ignorante della storia e della cultura ci hanno sorpreso ed entusiasmato allo stesso tempo - il commento del comitato AveRavenna -. Lo studio per la valorizzazione e alienazione della ex-Caserma Dante Alighieri del 2011 prevede una riqualificazione dell’area realizzata con le ennesime speculazioni immobiliari, con la costruzione di palazzine. indicando peraltro come criticità la presenza di un alto potenziale archeologico per la probabile presenza di strutture insediative che dall'età romana pervengono fino a quella medioevale. Auspichiamo un destino diverso per l'area della ex-Caserma Dante Alighieri, di proprietà dello Stato, proprio in virtù del suo alto potenziale archeologico, affinché possa essere oggetto di appropriati sondaggi e verifiche mirati a valorizzare e salvaguardare l'originale patrimonio storico-culturale soggiacente l'intera area".
Quindi potrebbe profilarsi un futuro differente da quanto prospettato per questa parte della città. "L'area della ex caserma militare rappresenta un'occasione unica ed irripetibile di conoscenza del passato di Ravenna all'epoca romana, viste le potenzialità archeologiche esistenti, e della sua memoria storica e un'occasione di rilancio culturale per la città. Ricordiamo che la valorizzazione dei fortuiti ritrovamenti archeologici di via D'Azeglio ha consentito la realizzazione della Domus dei Tappeti di pietra, un sito archeologico in pieno centro storico, ricco di 700 mq di splendidi mosaici, con oltre 500.000 visitatori in nove anni".
Da qui un rinnovato entusiasmo nel portare avanti questa proposta. "La presenza della archeologa ravennate Valentina Manzelli, indicata dal Soprintendente come referente dell’istruttoria per la ex-caserma, ci fornisce ampie garanzie sulla qualità ed accuratezza degli studi e degli approfondimenti che la Soprintendenza intende avviare su tutta l’area. Seguiremo con attenzione l'evolversi degli studi e dei progetti riguardanti l'area della ex caserma - conclude la nota di AveRavenna - e della scoperta e valorizzazione del suo sommerso tesoro archeologico, obbiettivo primario del nostro comitato".
Nessun commento:
Posta un commento