Ravenna, 17 febbraio
2017
Presentata alla
Commissione consiliare nel mese di gennaio: la Carta è però incompleta
RAVENNA HA LA CARTA ARCHEOLOGICA (CHE NON DIVENTI PERO’ CARTASTRACCIA)
Necessarie subito regole chiare di tutela delle aree
archeologiche e di modifica del piano regolatore PSC e del regolamento edilizio
RUE
E’ stata presentata lo scorso 23 gennaio la Carta delle Potenzialità Archeologiche del territorio del Comune di Ravenna nella riunione della Commissione consiliare n° 3 Assetto del territorio.
La Carta è stata elaborata seguendo le Linee guida emesse dalla regione Emilia-Romagna, nel 2014, per l’elaborazione della carta delle potenzialità archeologiche del territorio.
La Carta
archeologica di Ravenna era stata richiesta già nel 2012 dal nostro
Comitato per salvaguardare la storia di Ravenna presente sotto Ravenna stessa
in occasione della cementificazione prevista per l’area della ex caserma
militare di via Bixio dal Comune di Ravenna.
La società ArcheoSistemi, vincitrice della gara di
appalto, doveva elaborare, entro la fine del 2015, lo studio delle potenzialità
archeologiche del Comune di Ravenna. Lo studio è stato però consegnato solo nel
2016.
Lo Studio redatto dopo due anni di lavoro individua, schedandoli
e riportandoli sulle mappe, i ritrovamenti puntuali dei reperti archeologici
avvenuti in città e nel forese suddividendo il territorio comunale in zone di
tutela a diversa potenzialità archeologica.
E’ però necessario integrare le informazioni contenute nella Carta delle Potenzialità Archeologiche
per la mancanza di numerosi ritrovamenti archeologici documentabili della
viabilità storica mancante e della bibliografia di consultazione carente.
La Carta delle Potenzialità Archeologiche possiede
inoltre una grave lacuna rappresentata dalla mancata classificazione del centro
storico di Ravenna imputabile anche al fatto chela Regione Emilia-Romagna non
ha ancora emesso le Linee guida per l’elaborazione della Carta archeologica dei
centri storici.
E’ fondamentale tutelare
e valorizzare le aree con alta probabilità di rinvenimenti archeologici presenti
nel territorio comunale e maggiormente nell’area urbana di Ravenna modificando, da subito, le regole edilizie
del RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) in modo più conservativo e tutelativo
delle presenze archeologiche giungendo anche a modificare la pianificazione
territoriale prevista dal vigente Piano regolatore PSC (Piano Strutturale
Comunale) allo scopo di salvaguardare la città archeologica presente nel
sottosuolo.
Difatti in tali aree, dove ogni intervento che
presuppone attività di scavo e/o movimentazione del terreno, dovrà essere subordinato
all'esecuzione di sondaggi preliminari, svolti in accordo con la competente
Soprintendenza per i Beni archeologici.
Le regole edilizie da introdurre nel RUE per l’area
del Centro storico e del’area urbana di Ravenna devono comprendere il
preventivo nullaosta della Soprintendenza per tutti gli interventi di
demolizione e ricostruzione o che comportino opere di fondazione e di scavo
oltre i 50 centimetri di profondità oltre che essere
preceduti da indagini archeologiche preliminari
(carotaggi e/o saggi di verifica
archeologica).
archeologica).
La
pianificazione urbanistica, prevista dal PSC, deve essere modificata nella destinazione delle aree per la costruzione di
edifici o infrastrutture o attività produttive allo scopo di salvaguardare,
tutelare e valorizzare le testimonianze storiche ed archeologiche presenti nel sottosuolo.
E’ necessario infine vincolare le aree di proprietà pubblica come, ad esempio, l’area
della ex Caserma Alighieri di via Bixio, l’area di largo Giustiniano (parcheggio
ex-caserma Gorizia), il parcheggio di via Porta Aurea e quello di via
Guidarelli, e le aree private degli
orti degli ex-Cappuccini e dell’ex-AMGA di via Venezia per scongiurare le
cementificazioni previste.
In queste aree è indispensabile avviare delle regolari campagne di scavo per la scoperta e
valorizzazione delle esistenti presenze archeologiche trasformando il rischio
archeologico in una potenzialità di sviluppo e conoscenza della nostra Ravenna.
Comitato AveRavenna
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