Comitato AveRavenna: A Ravenna dopo le piastrelle, i sanitari?
Lunedì 13 Aprile 2015
Non si sa a quale titolo di abbellimento la città si stia velocemente trasformando in un immenso bagno... pubblico. Già gli alberi del centro storico sono allettanti “ vespasiani” per i locali “residenti delle panchine”, ci mancavano solo le piastrelle da bagno incollate negli edifici a memoria perenne della carenza cronica di bagni pubblici.
Cari turisti, sollevate la testa e trattenete gli impellenti bisognini, le piastrelle da bagno forse riciclate, la crisi è crisi, indicano a futura memoria dove poteva essere costruito un bagno e dove quale lapide funeraria ne è stata tumulata per sempre anche l'idea.
È forse un'ulteriore sorpresa per la nuova candidatura a Ravenna capitale Italiana della cultura?
È forse il malcelato intento di colorare il grigiore dei monumenti ed “abbellirli” per come è stato fatto con il PORTONACCIO, la porta che ci introduce in borgo S. Rocco? Non merita il dovuto lustro quella porta settecentesca innalzata dal Cardinal Gonzaga ?
Qualcuno si è accorto di cosa le è stato appiccicato?
La Soprintendenza ai beni architettonici, poiché la conservazione e dovuta custodia delle opere antiche è senza ombra di dubbio di sua competenza, non ha visto l'accaduto?
Alla fine del 2014 fu riportato sui quotidiani di un francese invitato a Ravenna per realizzare un assemblaggio di “piastrelle” chiamato mosaico su una parete del Planetario, sostenuto dall'assessorato alla cultura, dallo staff di Ravenna 2019 e dalla collaborazione del MAR.
Forse il dito concesso è diventato un intero braccio?
Supponiamo che il Soprintendente ai beni architettonici e l'assessore alla cultura siano assenti o in ferie e non abbiano quindi visto le condizioni del Portonaccio.
Non vogliamo certo parlare di arte, non è nostra competenza.
Corre voce che l'artista abbia ricevuto un nuovo invito per l'abbellimento cittadino. Pazienza per case e condomini, ma i nostri monumenti no, quelli sono già opere d'arte!!
Invitiamo pertanto i nostri concittadini a vigilare con noi per evitare che ci piastrellino S. Vitale o il Battistero.
Cari turisti, sollevate la testa e trattenete gli impellenti bisognini, le piastrelle da bagno forse riciclate, la crisi è crisi, indicano a futura memoria dove poteva essere costruito un bagno e dove quale lapide funeraria ne è stata tumulata per sempre anche l'idea.
È forse un'ulteriore sorpresa per la nuova candidatura a Ravenna capitale Italiana della cultura?
È forse il malcelato intento di colorare il grigiore dei monumenti ed “abbellirli” per come è stato fatto con il PORTONACCIO, la porta che ci introduce in borgo S. Rocco? Non merita il dovuto lustro quella porta settecentesca innalzata dal Cardinal Gonzaga ?
Qualcuno si è accorto di cosa le è stato appiccicato?
La Soprintendenza ai beni architettonici, poiché la conservazione e dovuta custodia delle opere antiche è senza ombra di dubbio di sua competenza, non ha visto l'accaduto?
Alla fine del 2014 fu riportato sui quotidiani di un francese invitato a Ravenna per realizzare un assemblaggio di “piastrelle” chiamato mosaico su una parete del Planetario, sostenuto dall'assessorato alla cultura, dallo staff di Ravenna 2019 e dalla collaborazione del MAR.
Forse il dito concesso è diventato un intero braccio?
Supponiamo che il Soprintendente ai beni architettonici e l'assessore alla cultura siano assenti o in ferie e non abbiano quindi visto le condizioni del Portonaccio.
Non vogliamo certo parlare di arte, non è nostra competenza.
Corre voce che l'artista abbia ricevuto un nuovo invito per l'abbellimento cittadino. Pazienza per case e condomini, ma i nostri monumenti no, quelli sono già opere d'arte!!
Invitiamo pertanto i nostri concittadini a vigilare con noi per evitare che ci piastrellino S. Vitale o il Battistero.
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